In ogni caso siamo in prigione.
Una prigione senza sbarre dove l’essere civile accetta un giusto compromesso per sopravvivere, spesso nascondendo ciò che realmente pensa. Osservare le persone che percorrono i marciapiedi, che osservano le vetrine o che salgono e scendono dalle scale mobili di metrò o di centri commerciali o . . . permette di comprendere il concetto. La signora che in attesa osserva le proprie unghie, la ragazza che si morde il labbro, il bimbo che osserva le luci come folgorato da visioni oniriche, un uomo che scruta il vuoto più avanti… tutti che pensano a ciò che da noi non viene visto. Quante espressioni si incrociano, quanti pensieri si frenano alla luce della comunità, quanti pensieri si nascondono dietro ad un salve, buongiorno, mi scusi …
Le opere Pensiero Libero sono questo: la possibilità di poche parole per esprimere qualsiasi cosa.
La vostra immagine, un vostro paesaggio, un selfie saranno testimoni per sempre . . .
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