FESTIVAL DELLE ARTI I° EDIZIONE 2012 a FERRARA 2010
Festival, Ferrara, 17 November 2012
Competenze: Giornalista, Grafico stampa, Sponsor, Investitore, Grafico web, Elettricista, Furgone, Illuminazione, Microfono / Casse / Audio, Monitor / DVD Player, Materiale per allestimento, Computer / Stampante
"L'ARTE CONTRO LA VIOLENZA E IL DOLORE"

Esposizione e incontri a cura dell'Associazione culturale Olimpia Morata e Inversa Onlus di Ferrara con l'Amministrazione Provinciale della città Estense, in occasione del 25 novembre 2012, Giornata internazionale contro la Violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea generale dell’Onu nel 1999.

Www.associazioneolimpiamorata.jimdo.com

L'Associazione culturale "Olimpia Morata" opera nel campo della Cultura e delle Arti per promuovere realtà contemporanee su tutto il territorio nazionale con interessanti e stimolanti scambi con realtà Europee e non solo che svolgano attività in tal senso. E' apolitico e apartitico

Agisce per il convolgimento di ogni persona, Associazione o Istituzione pubblica o privata che possa collaborare all'insegna della cultura e dell'arte legata alla nostra storia locale e nazionale o alla contemporaneità dei nuovi ingegni.

SEDE: Spazio D'Arte L'Altrove - Via De Romei 38 - 44100 Ferrara - Tel 05321824984

Olimpia Morata, cultura umanistica e Riforma protestante tra Ferrara e l'Europa

Olimpia Morata "puella supra sexum ingeniosa"

Nata nel 1526, figlia del noto umanista Fulvio Pellegrino Morato, Olimpia ricevette una compiuta e raffinatissima formazione classica che la fece accogliere, su raccomandazione di Celio Calcagnini, dalla duchessa Renata di Francia come compagna di studi della figlia Anna. Alla corte di Ferrara Olimpia entrò in contatto con un ambiente percorso da forti tensioni e inquietudini religiose e frequentato da personaggi di primo piano della Riforma protestante, come Giovanni Calvino e Clément Marot. Quando, sul finire degli anni ’40, si addensarono i sospetti dell’Inquisizione intorno alle tendenze eretiche di Renata e i “familiari” della duchessa cominciarono ad allontanarsi da Ferrara, Olimpia, ormai passata alla Riforma e coinvolta in oscure accuse, sposò all’inizio del 1550 il medico tedesco Andrea Grundler, conosciuto a corte, e abbandonò l’Italia. All'amico Curione, che si era stabilito a Basilea, scrisse di sperare di aver la possibilità di risiedere nella città svizzera ma di non aver intenzione di tornare in Italia: «Tu sai certamente quanto sia difficile essere cristiani laggiù in mezzo all'Anticristo. Credo che tu abbia sentito di Fanini [...] È stato impiccato, il suo corpo è stato bruciato sul rogo e le sue ceneri sono state gettate nel Po». ....... La famiglia di Olimpia fuggì a Heidelberg nel 1554. .....Mentre a Heidelberg infuria la peste, nel 1555scrisse ancora al Curione l’ultima lettera che ci è conservata di lei, ove ella stessa scrive di sentirsi prossima alla morte. La sua vita di esule in Germania durò poco: scossa dalle drammatiche esperienze belliche di cui fu testimone e spossata dalla malattia, morì nel 1555 a Heidelberg.

Www.advancedalgology.it

Progetti di Ricerca

Dal momento della sua fondazione Advanced Algology Research ha avuto come obiettivo primario quello di promuovere la ricerca scientifica nell'ambito della Medicina del Dolore. I progetti di studio portati avanti dall'associazione, in collaborazione con le Università e le aziende, vanno dalla ricerca di base in ambito fisiologico e molecolare, alla ricerca clinica che ha permesso di ottimizzare l'uso di strumentazioni e composti farmacologici utilizzati nel contesto dell'algologia.

Advanced Algology Research si pone inoltre come fautrice di progetti che hanno lo scopo di divulgare la conoscenza nel campo della medicina del dolore e di sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo all'esistenza di un dolore malattia. A partire da Novembre 2010 l'associazione riconosciuta per la ricerca scientifica Advanced Algology Research ha indetto il primo Master annuale di secondo livello in Medicina del Dolore. Con l'approvazione della legge del 15 Marzo 2010 - G.U. 19 marzo 2010, n. 65, n. 38: "Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore", la medicina del dolore trova finalmente quel riconoscimento istituzionale e normativo necessario per essere considerata una disciplina medica di primaria importanza.

Proprio per questo motivo la nostra Associazione, in linea con il suo impegno nel campo della formazione, ha deciso di rendersi promotrice di un percorso didattico completo, con lo scopo di fornire gli elementi per una corretta comprensione del vasto panorama del dolore, con particolare riferimento alla corretta diagnosi ed impostazione terapeutica, nell'ottica della creazione di figure professionali che operano, o aspirano a farlo, nel settore della medicina del dolore.

La lotta al dolore entra in tutti gli ospedali del Ssn In ogni cartella clinica, accanto alla pressione e ai valori del sangue, medici e infermieri dovranno sempre indicare il livello del dolore dei propri pazienti, «nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito». Senza più distinzione tra malati terminali e altri assistiti. La piccola rivoluzione, decisa dal Senato, è contenuta nel Ddl sulle cure palliative e la terapia del dolore.

Tra le novità più importanti c’è la creazione di due reti distinte di assistenza – una per le cure palliative e una per la terapia del dolore – e il fatto che le tariffe delle cure palliative nelle strutture pubbliche e convenzionate, che oggi variano molto da Regione a Regione, dovranno essere omogenee su tutto il territorio nazionale.



www.smileagain.fvg.it

Costituitasi nel Giugno 2000, smileagain è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale (ONLUS) fondata per affrontare in modo ampio la problematica relativa alle condizioni particolari di vita di alcune giovani donne del Bangladesh, Pakistan e Nepal. Esiste in questi paesi una pratica ignobile, quella di "acidificare" le giovani donne a scopo di vendetta per una serie di motivi, il più comune dei quali è l'aver ricevuto un rifiuto da parte di un pretendente che, schizzando sul loro volto acidi forti in grado di provocare terribili ustioni, le mutila in modo permanente.

In alcuni casi, in ragione delle scarse possibilità di praticare terapie tempestive ed adeguate, si ha la morte di queste giovani.Certamente in quelle che sopravvivono, oltre al danno estetico, che interrompe le armoniche linee del volto con terribili cicatrici ipertrofiche, permangono anche pesanti danni funzionali ad esempio sulla limitazione del visus e sulla masticazione.

E' facilmente intuibile che tutto ciò porta ad un isolamento di queste donne dalla società circostante.

Il Parlamento pakistano ha approvato una legge contro coloro che sfigurano le donne con l'acido, una pratica usata di solito per punire offese legate all'onore familiare. Il provvedimento, noto come «The Acid Control and Acid Crime Prevention Bill 2010», è passato il giorno 11 Maggio 2011 all'unanimità.

In base alla nuova disposizione, l'attacco con acido o di altre sostanze corrosive può essere punito con una pena che va da 14 anni di carcere all'ergastolo, oltre a una pesante ammenda. È inoltre previsto un risarcimento alla vittima per le cure mediche e la riabilitazione. La legge, che deve ora passare al vaglio del Senato, copre una grave carenza legislativa. «Spero che contribuisca a ridurre i crimini con l'acido» ha detto la parlamentare e relatrice Marvi Memon, chiedendo che sia data al più presto attuazione al provvedimento.

smileagain fonda la propria azione sulla convinzione che i singoli cittadini, insieme, possono agire direttamente per esprimere la propria concreta solidarietà in favore di chi si trova in difficoltà, interagendo così con le strutture pubbliche preposte. Affermando così il rispetto della dignità umana, principio fondamentale che non conosce frontiere, su cui basare i rapporti umani. Non ci si limita ad agire per rimediare ai danni commessi da individui irresponsabili, ma s'intende soprattutto denunciare la violenza intrinseca in tali gesti in quanto offesa al genere femminile in primo luogo, ed al genere umano evidenziando in tal modo il problema di un microcosmo femminile che, purtroppo, oltre a vivere in una regione già interessata da molteplici contrasti e difficoltà, viene ghettizzato ulteriormente da una violenza che tende a colpire la donna nel suo essere e nell'intrinsecazione dell'individualità femminile.









www.inversaonlus.it

L'Associazione non ha scopo di lucro ed intende perseguire esclusivamente finalità di solidarietà sociale nei settori della ricerca scientifica e della assistenza sociale e socio - sanitaria.

Lo scopo fondamentale della Associazione è di sostenere con attività specifiche le persone svantaggiate in quanto affette da idrosadenite suppurativa ed il predetto scopo è perseguito attraverso lo svolgimento delle seguenti attività, allo scopo di migliorare la qualità di vita, lo sviluppo dell'autonomia e della dignità delle persone che vivono in condizioni di disagio e di emarginazione personale in quanto affette da uno stato psico-fisico alterato, viziato e/o compromesso.

Più in particolare, l'Associazione si prefigge di:

a. promuovere, anche in collaborazione con istituzioni pubbliche e private, attività di ricerca scientifica e di studio per l'approfondimento delle conoscenze scientifiche circa i modelli e le tecniche di intervento nell'ambito della patologia;

b. organizzare e condurre percorsi di formazione professionale del personale medico e paramedico che opera nell'ambito dell'idrosadenite suppurativa;

c. promuovere la salute, mediante la progettazione, realizzazione e valutazione di programmi specializzati di consulenza e di ricerca, interventi rivolti a soggetti con problematiche connesse alle varie forme di idrosadenite suppurativa;

d. fornire ai malati e loro familiari supporto e informazioni attraverso progetti educativi e la condivisione di esperienze sull'idrosadenite;

e. sensibilizzare l'opinione pubblica sulla natura e la diffusione delle neuropatie e sulla necessità di intervenire precocemente nella ricerca e nel trattamento di queste malattie, richiamando l'attenzione degli organi legislativi ed amministrativi dello Stato e degli Enti Locali e delle Forze Politiche, al fine di tutelare le persone affette da idrosadenite suppurativa;

f. sensibilizzare le ditte farmaceutiche ed i centri di bio-tecnologia sulla necessità di sviluppare nuove terapie ed ausilii per pazienti affetti da idrosadenite;

g. segnalare alle predette Autorità Competenti le necessità e/o carenze di strutture e servizi specializzati per le persone che sono affette da idrosadenite suppurativa;

h. organizzare pubblici convegni, seminari e pubblicazioni relativi alla tematica dell'idrosadenite suppurativa;

i. promuovere lo studio dei vari problemi dell'idrosadenite suppurativa in tutti i loro aspetti, favorendo lo sviluppo di una dimensione interdisciplinare e dando adeguato rilievo allo scambio di dati scientifici ed informazioni, a livello nazionale ed internazionale;

j. promuovere raccolte di fondi per il sostenimento di progetti di ricerca;

k. realizzare le attività suddette anche attraverso la creazione e l'utilizzo di servizi internet.



L'associazione Inversa presenta il 1° CENSIMENTO PAZIENTI AFFETTI DA IDROSADENITE SUPPURATIVA / ACNE INVERSA In modo autonomo e fiduciosi nella collaborazione di tutti promuoviamo la compilazione di un documento volto a fotografare la situazione italiana di chi è affetto da idrosadenite suppurativa / acne inversa. Notevole il divario tra l'esordio della patologia e la diagnosi. Fortementemente compromessa la qualità della vita.

Sappiamo che molti si sento ancora trascurati, non supportati e malamente curati.

Cercare soluzioni nuove, reagire con fiducia, esplorare nuove possibilità è la strada giusta per migliorarsi. Percorrere scenari fino ad oggi sconosciuti significa aprire un varco nel dolore e nella sofferenza. Reagiamo a una situazione che è statica da decenni!







"OPTIONAL" DI RENATO MENEGHETTI

installazione

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