Incredibile India! intervista a Matthieu Foss
Editoriale, Roma, 28 February 2014
A conferma della crescita, non solo economica

anche artistica dell'India, continuano a

proliferare le iniziative nel campo dell'arte

contemporanea. Dopo il lancio della prima

biennale indiana inaugurata a Kochi in Kerala

il 12-12-2012 (è noto il fascino delle date per

gli indiani), ora è la prima volta della fotografia

che avrà il suo festival nuovo di zecca –

FOCUS – a Mumbai dal 13 al 27 marzo

prossimi.

L'iniziativa parte da un team composto dalla

fondatrice di Asia Art Projects (agenzia per

l'arte centrata prevalentemente sul territorio

indiano), Elise Foster Vander Elst, dall'architetto

Nicola Antaki e da Matthieu Foss che, oltre ad

essere proprietario dell'unica galleria di

Mumbai specializzata in fotografia, ha

arricchito l'iniziativa con la sua preziosa

esperienza maturata come co-fondatore di Paris Photo, la più prestigiosa fiera d'arte d'Europa

dedicata alla fotografia storica e contemporanea,

alla quale FOCUS si ispira nella formula.

Ed è proprio a Matthieu Foss che chiediamo di

raccontarci come nasce e con quali propositi

questo festival.

Mr. Foss perché un festival di fotografia a

Mumbai, come nasce questa idea?

«Un festival è il modo ideale per creare un ponte

tra le comunità su un tema particolare o su una

specifica forma d'arte ed è anche un modo per

creare nel tempo una crescente consapevolezza

presso un pubblico sempre più vasto. FOCUS

Festival Mumbai vuole essere la celebrazione

dell'arte della fotografia e sarà il primo festival

non commerciale di Mumbai, dedicato

principalmente al lavoro di giovani fotografi

indiani e stranieri che risiedono nella città. La

fotografia in particolare è utilizzata in tante

forme diverse da artisti, professionisti e

amatori, appartenenti a diverse generazioni e

ambienti sociali. Con la creazione di FOCUS

Festival (che avrà una cadenza biennale),

vogliamo collocare la città di Mumbai sulla

mappa degli appuntamenti fissi d'arte

internazionali».

Perché la scelta del tema della città al centro di

questa prima edizione?

«Come sfondo della vita della maggioranza

della popolazione mondiale, la città è una

straordinaria fonte di ispirazione per i fotografi.

Scegliendo questo tema, vogliamo presentare

sia progetti fotografici molto connotati con il

territorio specifico di Mumbai, sia progetti che

guardano al contesto globale molto più ampio

da un punto di vista foto-giornalistico ed anche

attraverso interpretazioni più artistiche».

Quanti fotografi e quali iniziative

connoteranno FOCUS?

«Tra le mostre personali e le collettive,

dovremmo aspettarci di vedere le opere di circa

70 fotografi, all'incirca il 60 per cento di questi

sono indiani ed il 40 per cento provengono dal

resto del mondo. Data la presenza di rinomate

gallerie di Mumbai che partecipano regolarmente

a fiere d'arte internazionali, ci si può aspettare

di vedere elevati standard di mostre. Anche

diverse istituzioni internazionali saranno

coinvolte sia nell'organizzazione di mostre di

artisti dai loro Paesi, sia nell'ospitare incontri,

proiezioni di documentari e altre iniziative

legate al festival. Per quanto riguarda le

iniziative, FOCUS sarà caratterizzato da due

mostre principali: "A Legacy Fantastic", una

raccolta delle prime fotografie su Mumbay dal

1850 al 1890, a cura della studiosa e accademica

Susan Hapgood. La mostra si terrà in

collaborazione con il Goethe Institute alla

Galleria Max Mueller Bhavan. La seconda

grande mostra avrà il titolo di "The City Seen

by Women Photographers": a cura di una

fotografa indiana di fama mondiale quale Sunil

Gupta, assistita da Veerangana Solanki. La

mostra avrà luogo presso la Galleria Terrace,

nel complesso Jehangir Art e conterrà una

selezione di opere di prestigiose fotografe

internazionali. Altro pilastro del programma del

festival saranno i contenuti educativi (tutti

gratuiti): incontri con specialisti del settore

della Columbia University, workshop e letture

di portfolio presso il National Centre for

Performing Arts; una biblioteca con libri di

fotografia e riviste; guide disponibili in ogni

sede e un vasto catalogo del festival».

Quale è il livello di interesse nei confronti della

fotografia a Mumbai?

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