anche artistica dell'India, continuano a
proliferare le iniziative nel campo dell'arte
contemporanea. Dopo il lancio della prima
biennale indiana inaugurata a Kochi in Kerala
il 12-12-2012 (è noto il fascino delle date per
gli indiani), ora è la prima volta della fotografia
che avrà il suo festival nuovo di zecca –
FOCUS – a Mumbai dal 13 al 27 marzo
prossimi.
L'iniziativa parte da un team composto dalla
fondatrice di Asia Art Projects (agenzia per
l'arte centrata prevalentemente sul territorio
indiano), Elise Foster Vander Elst, dall'architetto
Nicola Antaki e da Matthieu Foss che, oltre ad
essere proprietario dell'unica galleria di
Mumbai specializzata in fotografia, ha
arricchito l'iniziativa con la sua preziosa
esperienza maturata come co-fondatore di Paris Photo, la più prestigiosa fiera d'arte d'Europa
dedicata alla fotografia storica e contemporanea,
alla quale FOCUS si ispira nella formula.
Ed è proprio a Matthieu Foss che chiediamo di
raccontarci come nasce e con quali propositi
questo festival.
Mr. Foss perché un festival di fotografia a
Mumbai, come nasce questa idea?
«Un festival è il modo ideale per creare un ponte
tra le comunità su un tema particolare o su una
specifica forma d'arte ed è anche un modo per
creare nel tempo una crescente consapevolezza
presso un pubblico sempre più vasto. FOCUS
Festival Mumbai vuole essere la celebrazione
dell'arte della fotografia e sarà il primo festival
non commerciale di Mumbai, dedicato
principalmente al lavoro di giovani fotografi
indiani e stranieri che risiedono nella città. La
fotografia in particolare è utilizzata in tante
forme diverse da artisti, professionisti e
amatori, appartenenti a diverse generazioni e
ambienti sociali. Con la creazione di FOCUS
Festival (che avrà una cadenza biennale),
vogliamo collocare la città di Mumbai sulla
mappa degli appuntamenti fissi d'arte
internazionali».
Perché la scelta del tema della città al centro di
questa prima edizione?
«Come sfondo della vita della maggioranza
della popolazione mondiale, la città è una
straordinaria fonte di ispirazione per i fotografi.
Scegliendo questo tema, vogliamo presentare
sia progetti fotografici molto connotati con il
territorio specifico di Mumbai, sia progetti che
guardano al contesto globale molto più ampio
da un punto di vista foto-giornalistico ed anche
attraverso interpretazioni più artistiche».
Quanti fotografi e quali iniziative
connoteranno FOCUS?
«Tra le mostre personali e le collettive,
dovremmo aspettarci di vedere le opere di circa
70 fotografi, all'incirca il 60 per cento di questi
sono indiani ed il 40 per cento provengono dal
resto del mondo. Data la presenza di rinomate
gallerie di Mumbai che partecipano regolarmente
a fiere d'arte internazionali, ci si può aspettare
di vedere elevati standard di mostre. Anche
diverse istituzioni internazionali saranno
coinvolte sia nell'organizzazione di mostre di
artisti dai loro Paesi, sia nell'ospitare incontri,
proiezioni di documentari e altre iniziative
legate al festival. Per quanto riguarda le
iniziative, FOCUS sarà caratterizzato da due
mostre principali: "A Legacy Fantastic", una
raccolta delle prime fotografie su Mumbay dal
1850 al 1890, a cura della studiosa e accademica
Susan Hapgood. La mostra si terrà in
collaborazione con il Goethe Institute alla
Galleria Max Mueller Bhavan. La seconda
grande mostra avrà il titolo di "The City Seen
by Women Photographers": a cura di una
fotografa indiana di fama mondiale quale Sunil
Gupta, assistita da Veerangana Solanki. La
mostra avrà luogo presso la Galleria Terrace,
nel complesso Jehangir Art e conterrà una
selezione di opere di prestigiose fotografe
internazionali. Altro pilastro del programma del
festival saranno i contenuti educativi (tutti
gratuiti): incontri con specialisti del settore
della Columbia University, workshop e letture
di portfolio presso il National Centre for
Performing Arts; una biblioteca con libri di
fotografia e riviste; guide disponibili in ogni
sede e un vasto catalogo del festival».
Quale è il livello di interesse nei confronti della
fotografia a Mumbai?
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