In sintesi attraverso spazi principalmente orizzontali, definiti con un semplice ma regolare taglio dell’erba, si vuole ricostruire uno spazio domestico dimostrando che per l'ennesima volta basta guardare e rapportarsi alla natura per determinare lo spazio in cui l'uomo può riconoscersi al meglio.
L’uomo si trova immesso, seppur per un attimo, in un contenitore virtuale, quasi impercettibile, costruito al contrario per asportazione di materia,un Volume Zero, nel quale l'unico richiamo alla realtà è dato da mobili “fantasma”.
Uno spazio “casa” nuovo che pur lontano dal porsi come prototipo di casa ideale, svela attraverso un percorso obbligato, quella “misura d’uomo” che tanto si ricerca nell’abitare contemporaneo.
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