Siamo cigni neri ...oppure struzzi

La teoria del cigno nero esposta da Nassim Nicholas Taleb in cui questo splendido animale rappresenta un evento isolato ed inaspettato che, al suo verificarsi, cancella ogni nostra certezza, ha ispirato l’artista in modo profondo. Questo capovolgimento del nostro “prevedibile” può realizzarsi sia in positivo che in negativo: il positivo sono tutti quegli eventi che fanno dell’uomo un essere migliore, ne modificano la vita in evoluzione; il negativo involve l’uomo per paura, per insicurezza, per inadeguatezza.
Ecco, quindi, che in quest’ultimo caso l’uomo diventa lo struzzo che nasconde la testa sotto la sabbia, incapace di rispondere adeguatamente all’imprevedibilità di eventi che cambiano il modo di vivere e di pensare.
La capacità dell’uomo di plasmare la propria esistenza adeguandosi all’ambiente ed agli eventi ci ricongiunge prepotentemente alla teoria darwiniana dell’evoluzione, intesa come cambiamento positivo. Quindi, per migliorare la nostra esistenza, la società ed il pianeta, gli uomini dovrebbero essere tutti cigni neri e non struzzi.