Promemoria
(Roland Barthes,La camera chiara)
Il cucito lega con piccoli nodi tralci di stoffa e carta fotografica come a voler rendere indelebile piccoli promemoria di brevi istanti di vita.
La stoffa piccola e bianca simile ad un post-it è un supporto su cui viene segnato un dettaglio. Piccoli frammenti di vecchie fotografie scovate nei mercatini dell’usato, nelle quali i volti e i corpi immortalati sono come dei fantasmi di esistenze anonime. Tale anonimia viene però messa in discussione, attraverso l’isolamento di particolari focalizzando l’attenzione sulle figure umane e sui loro volti, vivificandone la memoria e ponendoci nelle condizioni di ricordarne le loro esistenze, anche solo a livello di proiezione immaginaria. Si tratta di un archivio di sguardi, di sorrisi, di attimi congelati ma colti e cuciti per sempre nella loro vitalità, sono identità in grado di parlarci e di scrutarci a distanza di decenni.
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