Meygumi
Meygumi, una donna il cui nome nell’onomastica giapponese significa “ benedizione ” è stata invitata a socchiudere gli occhi per iniziare un viaggio alla scoperta di nuove sensazioni e di nuovi sapori. Qualcuno, seguendo pedissequamente con arte ed accuratezza i dettami della preparazione del sushi, ha compattato i chicchi di riso, dopo averli bolliti in acqua e sakè e mescolati nell’hangiri con aceto, zucchero e sale. Li ha modellati, dando loro forma con gesti rapidi e ripetuti, e dopo averli manipolati, ha inserito all’interno del tonno, tagliato con un coltello dalla lama affilatissima, e lo ha cosparso in parte con il wasabi ed infine ha avvolto tutto nell’alga. Ha estratto da una scatola di seta due bacchette di legno verdi decorate con anelli concentrici dorati. Meygumi ha aperto le labbra, i suoi sensi si sono acuiti e sta per iniziare il suo viaggio nostalgico nel suo paese d’origine, che è sempre presente nella sua anima di migrante. Adesso è pronta a percepire l’odore della brezza del mar del Giappone, il sale sta per penetrare sulla sua lingua, avvertirà il gusto dolce del pesce pescato nelle acque calde del Mediterraneo e solo alla fine un tocco di zenzero.
L’immagine, che evoca lo stretto rapporto tra eros e cibo, rappresenta il momento della scoperta dell’arte della preparazione e della presentazione del cibo legata alla cultura orientale, che ormai ha conquistato l’Occidente
Maria Lauricella.
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