Il rhino Fisch
Belgio. La sua è un’Arte che non ha alcun bisogno di scorciatoie intellettuali per
professare le sue verità. Un’Arte che conosciuto il Surrealismo, lo ripropone in maniera del
tutto personale. Si giunge così ad una nuova figurazione. Una figurazione “sospesa”.
Caratterizzata dall’aristocrazia della forma e dall’eleganza cromatica. Isabelle Lemaitre
esplora nuovi universi. Squarcia il buio e giunge a nuove verità. Il “suo” rinoceronte, Rinho,
vaga in realtà fantastiche. Idealmente potrebbe essere uno dei personaggi del Mago di Oz
di Frank Baum, alla ricerca di valori eterei. Lemaitre a differenza di Dalì, Breton o Mirò, è
più legata alla dimensione che pone al centro della sua analisi, sogno e follia. La sua
indagine si concentra sugli aspetti taciti che aspettano di essere portati a nuova luce. Le
opere di Isabelle non devono subire quella che Umberto Eco ha definito decodifica
aberrante. Attraverso un’attenta analisi, queste, devono essere analizzate in maniera da
non alterarne il significato. L’astante ne rimane sedotto. Il suo è un nuovo alfabeto visivo,
che attraverso una “dotta” calligrafia segnica è destinato a restare nella memoria collettiva.
Ormai da anni l’Artista calca i più importanti palcoscenici internazionali, ottenendo un
grande successo. Un’arte che indaga il mondo e lo ripropone in chiave surreal-
concettuale, agli occhi di chi osserva.
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