LiberateLibri
L’idea di creare una grande biblioteca aperta e condivisibile è alla base di questa proposta che trova pretesto e fonte di ispirazione in uno dei fenomeni socio-culturali del momento. Da qualche tempo, negli Stati Uniti ma timidamente anche Italia, sta prendendo piede il cosiddetto bookcrossing. Il sistema è semplice: lasciare un libro su una panchina, in treno, ovunque possa essere visto e preso e dopo averlo letto lasciare una recensione in un sito Internet di riferimento (http://www.bookcrossing.com/).
Una comunità di amanti della lettura, quindi, che s’incontrano virtualmente in internet per donare e/o ricevere libri, a loro volta donati e/o ricevuti tante volte quanti sono i nuovi lettori e donatori. I libri iniziano così il loro viaggio, le cui tappe sono legate agli spostamenti di chi trova il volume, lo legge, e poi lo riconsegna all'avventura di un nuovo lettore.
Lo spirito dell'iniziativa che in questa sede viene proposta, “LiberateLibri”, è il medesimo; anche nel nostro caso condividere libri, in modo del tutto gratuito, è l’assunto fondamentale.
Dice Renzo Piano, “è dalle piccole cose che si trasforma la città” e io ho pensato di trasformare un semplice cassonetto per la raccolta differenziata della carta in luogo di scambio/condivisione dei libri predestinati ad essere liberati. Quelli che abbiamo letto e sappiamo che non rileggeremo mai più, quelli che è un peccato buttarli ma in casa ingombrano, quelli che ci sono così tanto piaciuti che avremmo voglia di far leggere a tutti, quelli che svuotando la cantina o il garage è un peccato buttare via.
Il cassonetto della carta, infatti, è un luogo fisico riconoscibile e facilmente gestibile, a livello comunale, dalle aziende municipalizzate. Disponendo degli stessi attacchi, può essere svuotato, prelevato (per manutenzioni) e spostato in qualsiasi altro luogo dai camion della nettezza urbana.
Li, all’interno del cassonetto protetti dalla pioggia su un paio di ripiani, possono essere depositati i libri “liberati”. Liberare un libro diventa, anche in questo caso, l'inizio di un'avventura per i proprietari, per i libri e per i loro nuovi lettori.
Strategia e soluzione progettuale (è dalle piccole cose che si trasforma la città)
Un cassonetto rifiuti, uno di quelli tradizionalmente utilizzati per la raccolta differenziata della carta, è stato oggetto di ri-progettatazione. Per le finalità del progetto ha alcune peculiarità distintive: contiene, ad esempio, due ripiani (che potranno essere basculanti) su cui vanno posati i libri “liberati”. Le due ante frontali sono apribili su entrambi i lati e bloccabili con cricchetti a calamita.
La dimensione organizzativa proposta è, in prima istanza, di livello comunale perché meglio gestibile. Una rete intercomunale è certamente possibile in futuro.
Il progetto prevede di associare all’iniziativa e alla prima sperimentazione un Comune dal cui sito WEB, in pagina dedicata, sia possibile la divulgazione degli intenti e delle finalità dell’iniziativa, ma soprattutto consentire lo scambio d’informazioni logistiche (dove sono stati liberati o ritrovati dei libri), di pareri e commenti, di recensioni, cercare libri liberati da altri (per andarne a caccia) e altro ancora.
Dallo stesso sito sarà possibile scaricare la fascetta da inserire nelle prime pagine del libro, come un messaggio nella bottiglia o un bigliettino attaccato a un palloncino sarà fondamentale segnalare su ogni libro: “questo non è un libro abbandonato ma un libro libero che cerca lettori: lo puoi prendere, leggere, farlo circolare e darne notizia”
La realizzazione del prototipo di cassonetto “LiberiLibri” è prevista per la fine di giugno. Per il mese di luglio è stata proposta una sperimentazione a un importante Comune che dovrebbe curare anche le presentazioni multimediali.
Il prototipo, quindi, potrebbe essere esposto in occasione della XIII Biennale di Architettura insieme a un breve cortometraggio sull’iniziativa.
Concezione artistica (faccialibro dello stregone)
Due parole sul logotipo che sarà artisticamente realizzato in ferro arrugginito, smaltato nelle campiture colorate e saldato su uno degli sportelli del cassonetto.
Nella Vallée des Merveilles, in Francia, sono state scoperte 40.000 incisioni rupestri risalenti all'età del bronzo. Una di queste, denominata “Le sorcier”(Lo stregone), ha ispirato una mia personale rappresentazione di faccia-libro. Anche il cassonetto, come si vede, ridisegna quel medesimo profilo con le due ante apribili sia sul fronte che sul retro, propondone peraltro due diverse interpretazioni visive (frontale e speculare).
Informazioni e riferimenti bibliografici di questa relazione sono stati desunti dai seguenti siti web:
http://www.bookcrossing.com/
http://it.wikipedia.org/wiki/BookCrossing
a cui ci si può riferire per ulteriori approfondimenti sul bookcrossing.
Commenti 9
Modena ci sono alcuni punti della città all'aperto dove la gente deposita libri già letti e raccoglie i libri letti di chi li ha depositati in precedenza. Bellissima idea
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