Un'opera molto bella e molto intelligente. Segno contemporaneo e modulazioni (mono)cromatiche classiche per un grido che parte dalla Eva di Masaccio per dare un corpo visibile ai nostri travagli esistenziali.
Colpito dalla tua "rivisitazione" munchiana sul tema della crisi esistenziale dell'uomo:il diabolico e maniacheo meccanismo per cui la nostra "bella" società ci mette allle volte al muro.La "crisi" è indubbiamente ciclica,ci sono corsi e ricorsi nella storia ,l'uomo a provato più volte la fattuale impotenza d'azione(bè ancor di più nella "società liquida" contemporanea:))). Le tue personalissime tonalità cromatiche sono una cifra stilistica d'eccezione e ancuni "segni" sono davvero pregnanti come l'assenza di spazio descrittivo intorno e la particolare montatura degli occhiali che rende al meglio il concetto dell'opera.Complimenti!
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complimenti
complimenti
Anna
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