BALON
Pittura, Politico/Sociale, Tecnica mista, 100x80x4cm
Qualcuno sosteneva che: ”Gli artisti sono fatti per tradurre gli eventi del loro tempo”.
La mia ricerca artistica è volta a indagare la complessa espressione della società moderna, con la dovuta discrezione, propongo una riflessione sugli odierni scenari e sugli effetti che produce sull’essere umano. Questo lavoro prende il nome dal celebre mercato delle pulci di Torino, BALON e con esso vorrei porre l’attenzione su quanto oggi sia inflazionato il concetto di economia. Economia intesa come attività dell’uomo organizzata su base sociale, volta allo sfruttamento di beni naturali e alla produzione di ricchezza ma… a beneficio di chi?
In una logica primordiale si potrebbe asserire che l’economia sia fondamentale per l’esistenza del genere umano, principio irreprensibile ma nasce la consapevolezza che, nello scenario economico attuale, tal esigenza non sia prioritaria.
“La sensazione”, infatti, è che dietro la nebulosa coltre prodotta dai meccanismi politici ed economici si celino disegni finanziari atti a perpetuare interessi privati a scapito di quelli comunitari, ogni giorno va in scena il consueto teatrino, ben allestito da gente senza scrupoli, in cui ogni azione, ogni compromesso, ogni sacrificio, è propinato come necessario per il bene comune, avvolto in un’aura di assoluta autenticità. Questa condizione, alla quale ci siamo mestamente assuefatti, suffragata dalla logica capitalista dei nostri tempi, determina gli squilibri della società da cui siamo affetti.
BALON quindi come allegoria di una tragica realtà, mercimonio abusato dove si consumano valori, babele della mercificazione delle anime e delle coscienze.
Quest’opera probabilmente non sarà folgorante e quanto si è detto è noto ma riuscire a innescare una scintilla di riflessione, seppur superficiale e breve, è per me motivo di soddisfazione.
La mia ricerca artistica è volta a indagare la complessa espressione della società moderna, con la dovuta discrezione, propongo una riflessione sugli odierni scenari e sugli effetti che produce sull’essere umano. Questo lavoro prende il nome dal celebre mercato delle pulci di Torino, BALON e con esso vorrei porre l’attenzione su quanto oggi sia inflazionato il concetto di economia. Economia intesa come attività dell’uomo organizzata su base sociale, volta allo sfruttamento di beni naturali e alla produzione di ricchezza ma… a beneficio di chi?
In una logica primordiale si potrebbe asserire che l’economia sia fondamentale per l’esistenza del genere umano, principio irreprensibile ma nasce la consapevolezza che, nello scenario economico attuale, tal esigenza non sia prioritaria.
“La sensazione”, infatti, è che dietro la nebulosa coltre prodotta dai meccanismi politici ed economici si celino disegni finanziari atti a perpetuare interessi privati a scapito di quelli comunitari, ogni giorno va in scena il consueto teatrino, ben allestito da gente senza scrupoli, in cui ogni azione, ogni compromesso, ogni sacrificio, è propinato come necessario per il bene comune, avvolto in un’aura di assoluta autenticità. Questa condizione, alla quale ci siamo mestamente assuefatti, suffragata dalla logica capitalista dei nostri tempi, determina gli squilibri della società da cui siamo affetti.
BALON quindi come allegoria di una tragica realtà, mercimonio abusato dove si consumano valori, babele della mercificazione delle anime e delle coscienze.
Quest’opera probabilmente non sarà folgorante e quanto si è detto è noto ma riuscire a innescare una scintilla di riflessione, seppur superficiale e breve, è per me motivo di soddisfazione.
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