I do believe

Video, Politico/Sociale, Filmato, 3:04
"I do believe" rappresenta simbolicamente la radice del mio credo artistico che tenta di capovogere e rifondare il senso dell'accaduto e del reale. Credo nella potenza dell'Arte come mezzo per attuare una trasformazione radicale della realtà. Credo nel potere rivoluzionario e fondamentalista dell'Arte come esplosione del sè collettivo e come antitodoto alla sanguinosa crudeltà della quotidianità. Credo e vedo. Credo e trasformo. Credo e cancello. Credo ed esprimo. In questo caso ho utlizzato frames di uno spot contro il terrorismo islamico trovato in rete, l'ho smembrato, ne ho allargato e sfocato i pixel, ne ho tagliato parti e invertito il senso. Il risultato è una storia di ritrovamento tra un bambino ed un suo ipotetico parente, nel caos esplosivo di una realtà visione. Ho sostituito l'audio originale con l'audio, sempre trovato in rete, di un fatto di cronaca sanguinosa doveveniva ripetuto il nome di Allah. Ho insistito, quindi, concettualmente sull'abuso della religione - di qualsiasi tipo - e nella fatispecie, sugli atti compiuti in nome di Allah. Ho cambiato il senso della professione di fede "Allah è grande", e ho coniato e sustanziato il mio personale "auto da fè".
Il progetto nasce da un insieme di riflessioni: in un mondo in cui le religioni costituite assolvono il loro compito basandosi solo sulla tradizione, molto spesso violata, dimentiche della necessità umana di vivere nel fuggire dei tempi, a volte la mistificazione visionaria appare quasi una necessità.
Mancando l’impatto di una nuova rivelazione, è l’artista ad assumersi il ruolo di interpretare l’Arte come mimesi della realtà, seguendone le orme di un’espressione estrema. L’artista, violento negli intenti e fondamentalista nella sua capacità visionaria, potrebbe dare forma alla irriverenza, plasmando la realtà e cercando di costruire un proprio paradigma di credenze.
Per questo il titolo, I DO BELIEVE, io credo: un’affermazione estrema della credenza estetica e concettuale che l’Arte sia la sola religione possibile.
E' per questo che il nucleo del progetto consiste nella sostituzione dell'affermazione dogmatica ALLAH E' GRANDE con il credo L'ARTE E' GRANDE. Il progetto dovrebbe comporsi di altri video, ancora in via di realizzazione, dove questa affermazione - l'arte è grande - viene recitata come un mantram da persone di diversa etnia e religione, riprese e fermate per strada o sul luogo di lavoro.

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