GOLD, aknowledge your Being
E’ composta da:
- trittico di tele (ognuna delle dimensioni di 50x150cm) che riproduce la mia visione di “Keter” primo sefirot dell’albero della vita;
- da 22 monitor della dimensione di un i-pad che, circondando le tre tele, sembrano incorniciarle e allo stesso tempo (attraverso la riproduzione di un video musicale “Gold” degli Spandau Ballet) le danno una dimensione temporale contemporanea e quasi materica;
- da due elementi nascosti che emetteranno due profumazioni diverse con l’obiettivo di amplificare l’esperienza/messaggio dell’installazione e coinvolgere così l’osservatore ad un livello più sottile;
- la parete di fondo (colorata in modo disomogeneo per simulare una sorta di effetto blob) è dello stesso colore del fondo quadro e rappresenta (insieme con le ramificazioni che prendono corpo dal quadro divenendo tangibili) la volontà (necessità) di ognuno di noi di diventare materia (radicandosi) per fare esperienza di vita e quindi espandersi (andare oltre…….).
Questa installazione, nata per caso ed in perenne trasformazione, si pone come obiettivo quello di accendere la miccia in coloro che percepiscono che l’esistenza di ognuno può andare oltre il semplice esistere fisico, ma senza trascurarlo.
Gold, aknowledge your Being……è una finestra sulla propria Trinità (padre, figlio e spirito santo). Siamo padri di noi stessi nella misura in cui il nostro inconscio saggio ci permette di scegliere……siamo figli quando, imparando a camminare spinti dall’istinto paterno, cerchiamo attraverso l’esperienza di vita di definirci (di darci dei confini dei significati)……..siamo spirito santo quando arriviamo a punto in cui unificando queste tre parti viviamo il paradiso che è in ognuno di noi e attraverso esso diventiamo attori/osservatori del nostro stesso film.
E’ un’installazione che rappresenta l’essere spirituale, materico e psichico che si accetta e perdona per ciò che rappresenta nel mondo materico e nello stesso tempo cerca un’espansione verso dimensioni altre.
E’ un essere radicato, potente ed allo stesso tempo unificato ed unico che non si preoccupa di rappresentare uno stereotipo, ma di “liberamente essere”.
Simbolicamente con l’utilizzo del rosso si cerca di richiamare l'Amore (o la Grazia), la Forza (o la Severità) e la Compassione (la nostra capacità di perdonare noi stessi e andare oltre). Solo la via mediana, chiamata anche "via regale", ha in sé la capacità di unificare gli opposti.
Riconosce i suoi limiti ed è consapevole che quello che c’è oggi è il risultato alchemico dell’unione e dell’espansione del tutto……….
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