L'INTRECCIO DI PAROLE

L'INTRECCIO DI PAROLE

Installazione, Minimal, Materiali vari, 160x160x160cm
L’INTRECCIO DI PAROLE
Basare l’attenzione verso un’ARTE COMUNICATIVA e RIFLESSIVA implica, secondo la nostra concezione, la PARTECIPAZIONE sia del soggetto che si reca a conoscerla sia dell’oggetto rappresentato. Per cui, le varie parti di questo processo e soprattutto l’artista stesso, agiscono sulla diffusione di ciò che si vuole esternare. Quindi, sdoganare l’arte dall’élite e renderla fruibile a tutti, trasforma l’opera in questione nell’OCCASIONE COMUNE, fatta di gesti che, per così dire, imprimono la traccia dell’espressione umana, insita in quel coinvolgimento propriamente determinato dal vocabolo installazione. In questo modo, l’opera, si costituisce nel tempo e nello spazio, propagando mutabilmente la sua forma grazie all’azione svolta su di essa dallo spettatore che, inevitabilmente, si racconta e si sovrappone tessendo pensieri e parole in molteplicità. Di conseguenza l’utilizzo di un telaio, o meglio della sua struttura, è per noi quel monitor contemporaneo che non solo muta la sua funzione, ma che ci esorta più riflessivamente all’indagine del suo contenuto. Il senso di questo quadrato è la PAROLA e l’ ATTO che lo spettatore deve compiere per inciderla sulla striscia di tessuto, descrivendo così su un lembo di stoffa la propria momentanea sensazione. Ci si avvale dell’ ARTE e della tecnica dell’ INTRECCIO per il passo successivo, con nodi-non nodi addossati alle strisce, intese qui come esperienze di un percorso che le assembla l’une alle altre con termini diversi, aggrovigliando emozioni e mescolando DONNE e UOMINI con trame ed orditi! Lo scopo è quindi quello di vestirsi di parole, comunicando veramente senza nascondersi dietro troppe barriere; dire qualcosa a qualcuno o semplicemente ricordarlo a se stessi. L’intreccio è dunque il mezzo artistico per UNIRSI in un’unica ESPRESSIONE SOCIALE. Ciò infatti, potrebbe essere senz’altro la griglia per stabilire un dato emozionale; labirinto contorto che polverizza il silenzio e fa ritrovare il piacere di essere liberi interpreti del proprio senso. La propensione all’opera di piccolo formato invece, verrà esorcizzata sempre dalle azioni che man mano si susseguiranno. Una volta terminato il primo telaio, ne seguirà un altro pronto per essere intessuto e scritto di frasi, poi un altro ancora e così via, fino a raggiungere l’esperimento finale. Tale esperimento consisterà infine nella costruzione di un CUBO composto dai tanti telai intrecciati di tante piccole storie redatte creando un gigantesco RETICOLO COLLETTIVO.
ARTE SOCIALE e RIFLESSIVASCAMBIO-BARATTO di EMOZIONI

SOVRAPPOSIZIONI, MESCOLANZA: UNITA’.

LO SCHEMA, LA GABBIA, L’ALTROVE e quindi la LIBERAZIONE

SCAMBIO di EMOZIONI

TELA, TELAIO, FOGLIO = IMMAGINI e PAROLE
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