SOSTA NEL NIDO
Nel nido nascono le emozioni sulla spinta del desiderio di relazione che l’individuo ha necessità di stabilire per crescere e svilupparsi.
Affetti e contatti sembrano mantenere un margine di inevitabile ambiguità e gli interessi dell’uno/a possono letteralmente fagocitare quelli dell’altro/a. Anche per questo nel nido abbiamo la prima esperienza del dolore.
Tuttavia nessuna valutazione di “bontà o cattiveria” corrisponde alla realtà assoluta perché tutti siamo buoni e cattivi insieme e si può essere colpevoli senza essere particolarmente cattivi.
Spesso, dunque, in un modo che sfugge al nostro controllo e alla nostra capacità di prevedere, finisce che le ferite più profonde vengano inferte nel luogo che ci appare più sicuro.
- Dedico, in particolare, questo “passaggio” alle donne che subiscono o hanno subito violenze (implicite o esplicite) all’interno della famiglia-.
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