H-BETO+
Grafica Digitale, Politico/Sociale, Computer graphics, 3000x300cm
H-beto+
Il progetto H-beto+, studiato come intervento di interazione artistica site-specific sul muro di cinta dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, si caratterizza per una resa iconografica volutamente minimale, coerente con gli intenti concettuali che ne hanno originato l’ideazione e con la necessità di operare privilegiando l’aspetto contenutistico e di sintesi rispetto ad eventuali altre esigenze estetico decorative.
Partendo da ovvie premesse di tipo divulgativo, ovvero dalla descrizione basica del termine usato come materia d’indagine, il progetto si sviluppa secondo due direttive precise riassumibili nelle parole chiave “Molteplicità” e “Peculiarità”, per poi diramarsi in una serie di implicazioni deduttive conseguenti. L’installazione a carattere murale non vedrà la presenza di slogan, motti, disegni o immagini, ma si caratterizzerà per la riproposizione iconografica, senza soluzione di continuità e per lo spazio messo a disposizione, di tutti gli alfabeti del mondo o delle grafie che ne rappresentano la funzione. Tutte le lettere, o nel caso ideogrammi, di colore nero e di uguale grandezza e medesimo font, seguiranno l’ordine sequenziale che caratterizza la specifica lingua d’origine ma risulteranno sostanzialmente unite le une alle altre, ovvero senza spazi di separazione fra i vari alfabeti, secondo un criterio di casualità propedeutico alla rappresentazione di una molteplicità uniforme, sorta di rimando al concetto di uguaglianza dei diritti. L’unico intervento grafico e cromatico, nelle intenzioni teso a creare una sottile tensione estetica e a rappresentare il concetto di peculiarità, sarà limitato alla lettera H e verrà concretizzato attraverso la colorazione rossa e l’utilizzo della caratteristica cerchiatura. L’intervento si ripeterà fra l’ultima lettera di un alfabeto e la prima di quello seguente in modo da creare un ponteggio etico-estetico fra gli idiomi; estrapolata dalla sua naturale collocazione di ottava lettera dell’alfabeto latino, l’H diventa come indicato da molte aziende ospedaliere logo internazionalmente riconosciuto; questo segno riporta immediatamente ad una funzione precisa: “il logo riprende la lettera H, indicatore segnaletico dell’ospedale e dunque immediatamente connesso al concetto di cura ed assistenza sanitaria.”(Dal sito dell’ospedale Niguarda, citato ad esempio).
Il progetto H-beto+, studiato come intervento di interazione artistica site-specific sul muro di cinta dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova, si caratterizza per una resa iconografica volutamente minimale, coerente con gli intenti concettuali che ne hanno originato l’ideazione e con la necessità di operare privilegiando l’aspetto contenutistico e di sintesi rispetto ad eventuali altre esigenze estetico decorative.
Partendo da ovvie premesse di tipo divulgativo, ovvero dalla descrizione basica del termine usato come materia d’indagine, il progetto si sviluppa secondo due direttive precise riassumibili nelle parole chiave “Molteplicità” e “Peculiarità”, per poi diramarsi in una serie di implicazioni deduttive conseguenti. L’installazione a carattere murale non vedrà la presenza di slogan, motti, disegni o immagini, ma si caratterizzerà per la riproposizione iconografica, senza soluzione di continuità e per lo spazio messo a disposizione, di tutti gli alfabeti del mondo o delle grafie che ne rappresentano la funzione. Tutte le lettere, o nel caso ideogrammi, di colore nero e di uguale grandezza e medesimo font, seguiranno l’ordine sequenziale che caratterizza la specifica lingua d’origine ma risulteranno sostanzialmente unite le une alle altre, ovvero senza spazi di separazione fra i vari alfabeti, secondo un criterio di casualità propedeutico alla rappresentazione di una molteplicità uniforme, sorta di rimando al concetto di uguaglianza dei diritti. L’unico intervento grafico e cromatico, nelle intenzioni teso a creare una sottile tensione estetica e a rappresentare il concetto di peculiarità, sarà limitato alla lettera H e verrà concretizzato attraverso la colorazione rossa e l’utilizzo della caratteristica cerchiatura. L’intervento si ripeterà fra l’ultima lettera di un alfabeto e la prima di quello seguente in modo da creare un ponteggio etico-estetico fra gli idiomi; estrapolata dalla sua naturale collocazione di ottava lettera dell’alfabeto latino, l’H diventa come indicato da molte aziende ospedaliere logo internazionalmente riconosciuto; questo segno riporta immediatamente ad una funzione precisa: “il logo riprende la lettera H, indicatore segnaletico dell’ospedale e dunque immediatamente connesso al concetto di cura ed assistenza sanitaria.”(Dal sito dell’ospedale Niguarda, citato ad esempio).
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