SARAGOZA - SIRACUSA
2001 Siracusa, polo petrolchimico di Augusta, Priolo, Melilli.
Un gruppo di cittadini di Priolo la mattina del 10 settembre del 2001 segnalarono alla magistratura una larga chiazza rossastra nel tratto di mare antistante l' Enichem. Nei campioni prelevati in mare a Priolo è stata rilevata una percentuale di mercurio ventimila volte superiore ai livelli «tollerati» dalla legge. Mercurio «smaltito» dentro normalissimi tombini, rifiuti tossici scaricati in mare, sostanze altamente inquinanti miscelate con rifiuti come fossero semplice spazzatura. Con un risparmio di milioni di euro. Ma con danni gravissimi all' ambiente e nel «totale disprezzo per la vita umana». Per questo sono finiti in manette i vertici dell' Enichem di Priolo, manager e dirigenti, capisettore e responsabili dello stabilimento che sorge nel cuore del polo industriale siracusano. Diciotto le persone che sono state arrestate per ordine della procura di Siracusa che sta anche indagando sull' inquietante aumento di malformazioni congenite nei bambini nati e sull' impennata dei tumori in quello che viene definito il triangolo maledetto di Priolo, Augusta e Melilli.
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