LE PÈRE GORIOT
ampio respiro: si impersonifica la “commedia umana” di Honoré de Balzac, il grande
umanista francesce. Lo sguardo nero, profondo, è lo sguardo di un'intera umanità.
Non è più personale, ma sociale. La splendida citazione, (arbitrariamente trascritta al
femminile, quando nel romanzo originale era espressa al maschile) è tratta
dall'indiscusso capolavoro “Papà Goriot”. Gli scuri del fondo dal quale emerge la
figura si ispirano ai profondi fondali cinquecentesci di foggia caravaggesca. La pelle
grigio-gialla sembra più anziana rispetto all'occhio liquido e alle labbra umide rosse
come un fico aperto. Questo contrasto vuole riflettere il dualismo insito in ogni
persona e in ogni fenomeno della vita: i vari stadi biologici delle cose, dal
banalissimo nascere-morire, al più profondo inconsapevolezza-consapevolezza, fede
cieca-metodo analitico, istinto-ragione, giovinezza-maturità. Il panneggio è fatto di
fibre naturali di un colore bruno polveroso; ricorda la iuta, o la canapa, tessuti poveri
e antichi, che, per secoli, hanno vestito la società occidentale.
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