IN ANTIQUITY, A STORY HAD ONLY TWO WAYS TO END

IN ANTIQUITY, A STORY HAD ONLY TWO WAYS TO END

Zia Anna

Questo dittico è composto da una fotografia analogica tradizionale ed una elaborazione digitale. Fa parte di una serie di lavori che prende avvio dalla collezione di foto della mia famiglia; molte delle quali ritraggono dei miei parenti che sono morti prima della mia nascita. Ho scansionato le foto ed ho poi sostituito una parte del codice ASCII dell’immagine di ogni foto con un mio racconto basato su ciò che sono venuto a sapere della persona ritratta. Il testo è in parte la memoria che mi è stata tramandata e in parte ne è la mia interpretazione. La memoria era già parte di quella immagine e la modificava in maniera soggettiva. La nuova forzatura impone a tali memorie di convivere con l’immagine in modo imprevedibile e differente. La memoria ha il potere di alterare il passato, facendone il luogo principe della soggettività.

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