scèna n.7
La scèna è un luogo di reclutamento. La chiamata del corpo. Lo spazio di reclusione della materia/corpo. Essa giace sul fondo della tela e dal fondo è materia che si forma e s’espande. Emanazione di una espressione che si fa corpo. Si da corpo. Corpo che avanza nello spazio, che si pianta nello sguardo di chi osserva. È urgenza. L’urgenza del corpo che si manifesta qual è: oltre l’ostacolo dello statico, oltre lo spazio vuoto piantato nel fondo anonimo della tela. Il corpo, questa presenza carnale che torna ad essere, di forza, fatto d’offerta, in attesa, allo sguardo di chi osserva. Ma ciò che accade e soprattutto ciò che conta, avviene fuori, in un altrove che è fuori della scèna. Un luogo di frammenti d’immagine, una immagine che solo è un ponte, quel corpo/materia dell’emozione che collega alla vita autentica.
Alessandro Morino
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