METAMORFOSI dell'UOMO
Ho scelto di presentare quest’opera al vostro - sempre stimolante - concorso perché vuole essere una rappresentazione di come vedo l'uomo del futuro.
Al centro del quadro la forza della visione stessa, catalizzata dai due occhi verdi, due universi, due strumenti proiettati nell’esplorazione del mondo. Nonostante sia un uomo che sembra aver perso le sembianze umane - e potremmo dire sia stato geneticamente modificato dallo smog, dalla tecnologia, dalla società - mantiene i connotati, soprattutto quegli occhi, attraverso i quali trasmette il suo messaggio e traspare il suo desiderio di scoperta. Con quegli occhi ci fissa, ci guarda, si rivolge a noi: vorrebbe smuovere le coscienze di chi non fa niente per migliorare il mondo.
Alle sue spalle c’è sempre una donna: la madre, le radici che lo tengono legato al mondo e che al contempo lo proiettano al futuro, la continuità con il passato e lo slancio al domani: la pro-creazione.
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