Theater
Detto ciò, il lavoro non riscrive esattamente estetica tradizionale, e non intende farlo. La prova adosso—per poi rivelare quanto non ci sta. Venere sorge dal mare, con il suo dentro mostrato fuori, percorrendo il limite fra il bello e il brutto. Il lavoro cerca di snodare queste mitologie e intrecciarle in un nuovo modo. Una schiena, il retro, serve come una sorte di fronte per l’immagine, di cui la sua nitidezza originale cede al volume e alla forma del corpo-schermo, causando l’occhio di saltare da un piano ad un’altro, fra paesaggio, corpo e lo spazio della proiezione.
La figura rimane sempre al centro della cornice come una cariatide spettrale di cui il costume si muove con l’ambiente, mostrando la sua materialità e spesso la pelle che c’è sotto. L’immobilità di questa figura mitologica viene chiamato in questione—Perchè scegliere di occupare o inabitare un luogo senza appartenerci?
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