Chiedo scusa...valutando solo l'aspetto "tecnico" della fotografia non mi ero accorto che la struttura sottostante fosse un tragico testimone silenzioso...inutile dire che il mio apprezzamento è più grande. saluti
......E' quello che i "viaggiatori" di metà ottocento ricercavono assiduamente:una sorta di forza suprema della natura legata ad una immensità struggentemente lirica e minacciosa-che era anche in sostanza pura trascendenza.Questa sottile sensazione la chiamavano "sublime" :ora questa serie và al di là di questo-ci sono coordinate che toccano "L'abbandono" che è sia sociale che politico-il tutto risulta miscelato alla perfezione ed una vibrante malinconia permane,come una sorta di "resto" dato alla "cassa" delle "umane tragedie" che resta nel palmo di mano tremante e non si sà come sbarazzarsene.Complimenti!
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