cuore#7

cuore#7

Pittura, Astratto informale, Tecnica mista, 45x45x3cm
I sei cuori disegnati sulle tele rappresentano una cura alla violenza del mondo, alla catastrofe, alla fine.
Il mondo, che con la sua violenza è causa della catastrofe, rimuove la fine in quanto la violenza si alimenta con il suo restare nascosta, non vista.
L’arte ha invece proprio il compito di riappropriarsi della fine poichè essa – come nelle parole di P. Klee – non ripete le cose visibili ma rende visibile. Ossia rende visibili le contraddizioni e la violenza del mondo, ed è così ch’essa inverte il corso della catastrofe.
L’arte si riappropria dunque della fine in quanto è essa stessa una catastrofe (kata-strophè = rivolgimento), ma non-violenta, che attraverso il cuore – simbolo elementare dell’umanità – produce una cura che è irriducibile alla violenza del mondo.
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Commenti 1

M A R C O  A N G E L I N I
12 anni fa
The six hearts drawn on the canvases represent a cure for the violence of the world, for catastrophe, for the end.
The world hides the end because the violence and catastrophe which feed it remain hidden, unseen.
The task of art, on the other hand, is reclaiming the end. Art, in the words of P. Klee, does not repeat the visible but makes visible. Art makes the contradictions and violence in the world visible, and in this way reverses the course of catastrophe.
Art thus reappropriates the end because it is itself a catastrophe (kata-strophe = upheaval), but non-violent. The heart, the primary symbol of humanity, elucidates a cure that is irreducible to the violence of the world.

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