E' tutto un attimo.
(settembre 2012 - ottobre 2012)
Tutto quello che apparentemente ha un inizio assodato prima o poi giunge al termine del suo ciclo e conclama la parola FINE. Fine che non necessariamente rappresenta un concetto fedele a se stesso, e che resti tale e immutato all'infinito.
OGNI FINE HA RACCHIUSO IN SE UN ENIGMATICO E NON SEMPRE AFFERRABILE INIZIO.
È come quando si chiudono gli occhi e ci si addormenta: È UN PO’ MORIRE. È una fine più o meno certa che si ripete ogni notte. E poi, al mattino, al risveglio, segue un nuovo inizio.
Non esiste la certezza, però, che ciò avvenga quotidianamente.
È UN’INCOGNITA DA CONQUISTARE NEL SONNO, LOTTANDO CON I FANTASMI CHE SI GENERANO DAI SOGNI E DAGLI INCUBI. È un viaggio dentro un labirinto di specchi senza il filo-guida teso tra l'ingresso e l'uscita, all'interno del quale ogni specchio può rappresentare una plausibile via di fuga. E, invece, lo specchio è di traverso e ci sbatti contro e cadi all'indietro. Inizi a precipitare. Cadi dal letto, e vai sempre più giù. E più prendi quota e più le lacrime iniziano a imitare il corpo. Giù, verso la fine. Verso lo schianto.
“Perché c'è uno schianto", pensi sicura. E, INVECE, NO: PRECIPITI.
Allora ti contenti che forse quella condizione resterà tale per parecchio tempo. Te ne convinci, e magari prima o poi QUALCUNO ti afferra al volo.
Lotti con il nulla e contro inutili appigli per aggrapparti a QUALCOSA che sembra convincerti di più e garantirti un'effimera sicurezza.
Continui a cadere, ma la fine continua a non arrivare mai. La fine della discesa.
Poi d'un tratto l'illuminazione: NULLA DI TUTTO QUELLO CHE ACCADE È VERO. Inconsciamente capisci che tutta quella storia È UN SOGNO che si ripete ogni volta che pensi al cambiamento; al mutarsi delle cose; al rigenerarsi della realtà che PUÒ SEMPRE ESSERE MIGLIORE DI QUELLA CHE APPARE; alla paura di non riuscire a lasciarsi andare completamente.
Ridi, perché sai che tra un pò c'è il risveglio. Poi avvisti l'acqua. Temi di non essere abbastanza brava a nuotare e di morire in quella pozza d'acqua. FORSE NON CE LA FARAI A SVEGLIARTI PER TEMPO. Prima di annegare.
L’ultimo brivido di paura. È TUTTO UN ATTIMO. E prima di toccare l'acqua sei già sveglia.
E in fondo sai che non è finita lì. Seguirà un nuovo sogno; una nuova Fine: RIUSCIRAI A SVEGLIARTI IN TEMPO LA PROSSIMA VOLTA?!
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