36 fattoriale / ri-costruzioni

36 fattoriale / ri-costruzioni

Pittura, Astratto geometrico, Acrilico, 120x130cm
Su una tavola di dimensioni cm 120x130 sono disposte nove (o di meno) tavolette di dimensioni cm 30x30 dipinte con elementi astratti su fondo rosso (acrilico su tavola).
Sul lato superiore della tavola è segnato il numero che corrisponde al 36 fattoriale ( le combinazioni possibili delle nove tavolette disposte a piacere nelle diverse posizioni e sui quattro lati ) dal fruitore dell’opera.

Si tratta di soluzioni aperte, ognuna originata dall’azione di qualcuno. La componente performativa restituisce il senso dell’azione per il cambiamento. Azione privata e collettiva contemporaneamente.

Pensando alla nozione di Fine come ad un luogo residuale dove lo scarto resta su tutto come materia del caos, l’azione che ri-costruisce è quella che impegna le macerie in una nuova forma, ricomponendone i frammenti in un nuovo disegno.
Le nove tessere libere sono dati / esperienze / ricordi / residui / macerie provenienti dal passato, un piccolo tesoro inevitabile accumulato sulla soglia della Fine.

Il quadro temporaneamente ottenuto dalla combinazione delle nove tessere è la visione di una realtà ri-costruita da ogni singolo individuo e insieme, dall’azione potenzialmente collettiva di un’intera comunità che interagisce nel ripensamento e nella ricomposizione di un mondo nuovamente abitabile oltre il punto di rottura.

Niente è definitivo o uguale, tutto può essere ripensato. La dispersione e la perdita definitiva non sono previste dal procedere economico della natura. La trasformazione garantisce la sopravvivenza. E anche un’azione minima, un minimo spostamento di posizione, può essere determinante alla ricostruzione del senso perduto.



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