GENUFLESSIONE D'ARTE/ATTO DI DEVOZIONE-PERFORMANCE DI CHIARA PINO-GALLERIA HANGART STUDIO-PAVIA-10/1

GENUFLESSIONE D'ARTE/ATTO DI DEVOZIONE-PERFORMANCE DI CHIARA PINO-GALLERIA HANGART STUDIO-PAVIA-10/1

Anche nella fierezza che manifestiamo camminando eretti, davanti all’Arte rimaniamo piccoli. L’uomo in mille modi punta sulla statura e sull’aspetto esteriore per apparire importante, ma “rimaniamo polvere ed in polvere ritorneremo”. Ciò non deve scoraggiarci, ma renderci umili: l’essenza dell’umiltà non è umiliare gli altri, ma umiliare se stessi. Chi si inginocchia, con il corpo non fa altro che dire: davanti all’Arte io divengo piccolo, non perché Ella mi umilia, anzi Ella mi innalza, ma perché io sono creatura, resa santa da Lei, figliadell’Arte. Davanti all’Arte io non devo essere uno che emerge, non devo innalzarmi con le mie forze o fare cose straordinarie perché chissà cosa Lei si aspetta da me. Io invece davanti a Lei, all’Arte, posso sentirmi sicuro nelle mie comuni e ordinarie doti e capacità, così come nelle mie debolezze e nei miei fallimenti. L’Arte non mi stressa incutendomi l’ansia da prestazione, davanti a Leii posso permettermi di essere debole, di guardare con benevolenza alla mia vulnerabilità. Se mi inginocchio davanti all’Arte in questa fiducia, come accade nell’esperienza di creare un’opera d’Arte, Ella non mi permetterà di passare troppo tempo in ginocchio, ma solo il giusto, poi…mi rialzerà.
Certi dell’aiutodell’ Arte, rivolgiamo a Lei la nostra preghiera personale mettendoci umilmente in ginocchio.
L’uomo, nella sua evoluzione, è arrivato ad essere homo herectus, uomo eretto non solo in base ad una posizione fisica del corpo, ma perché è un essere capace di innalzarsi da terra per la sua interiorità. L’essere eretto rinvia alla rettitudine dell’uomo, ad una sanità di corpo e di anima. L’uomo eretto è anche l’uomo saldo, che sa stare con i piedi per terra, che è ben radicato nella sua storia e non fugge da essa ritagliandosi la sua nicchia ideale. Chi è l’uomo saldo, che non si lascia piegare dalle avversità della storia, che non si lascia sradicare ma, anche se colpito, rimane in piedi? E’ l’uomo con una solida fede nell’Arte, che è più saldo di una montagna: è più facile smuovere questa che la sua fede nell’Arte. Davanti all’Arte l’uomo non può gemere o strisciare nella polvere, come se si stesse davanti ad un despota crudele: Ella, invece, ci rialza dalla terra, ci fa stare diritti, ci fa credere, ci solleva dalla sofferenza, ha tratto il figlio dell’Arte in salvezza e lo ha lo ha innalzato alla sua destra. L’Artista prega in piedi per esprimere fierezza, la fierezza di essere amati dall’Arte, nel sano rispetto e timore davanti alla sua grandezza.
Fieri di essere artisti, alziamo le braccia al cielo e ringraziamo.
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