RAQAMA6

Nei suoi “RAQAMA” Aramu concettualizza il suo (nostro) spazio e lo proietta in una immagine cosmica, pari a disegni spaziali , in quella sorta di surreale e metafisico che trasfigura la realtà della condizione umana. E' l'excursus finale del percorso artistico di Aramu. L'ispirazione deriva dalle "conche" (tafoni) della gallura, createsi per intrusione degli elemente in milioni di anni. I "segni" trovati da Aramu all'interno delle conche, sul manto granitico, gli lanciano un messaggio che lo riporta, prima alla sua adolescenza, poi in altri percorsi già vissuti. Interpreta quei segni, li disegna, poi li dipinge. E' la catarsi che, come in un cerchio che si chiude, lo riporta al punto di partenza...
…Aramu preferisce infondere una tinta monocroma al suo dipinto; il colore scelto è l’azzurro nelle sue varie sfumature....il blu è considerato un colore sano, un toccasana per la malinconia, e per questo ampiamente impiegato da Aramu il quale tende ad una visione costruttiva della vita.”
Wally Paris storico dell’Arte,
dal libro “RAQAMA, disegni del tempo sul granito”- 2000 edito da Carlo Delfino -