U-MANI Due mani, simbolo del fare e del modificare umano, responsabili in parte di tante malvagità e dei dissesti ambientali, s’immergono nell’acqua. La posa è di chi chiede qualcosa: chiedono di RESTARE UMANI, di restare vivi; chiedono scusa per i tanti errori; chiedono di far ancora parte, a pieno diritto di una natura sempre più ammalata e distrutta. Lo chiedono all’acqua, il sangue di tutto il creato, l’elemento indispensabile alla vita. Lo sfondo è scuro: lo spazio universale, la contaminazione soffocante, l’inconscio, l’ignoto, l’impalpabile, il male avvolgente, l’isolamento dell’uomo; mentre l’acqua (in resina epossidica) scorga e affiora con forza dalla tela.
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celeste,
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