Vi inviterei vivamente a lasciarvi andare allo stupore. è forse questa l'occasione giusta per trascendere il lavoro grafico e valutare la potenza visiva dell'essenza dell'arte.
Provate a cercare il limite di demarcazione, la scissione che contraddistingue i segmenti di all-over incastrati tra loro e disposti a scacchiera in un'armonica sinfonia ripetuta all'infinito - all'universo. Non li troverete. La costanza metrica, tra note di colore e pause di ombre e luci che si dispongono in perfetta assonanza su un pentagramma ideale in maniera così omogenea e bene amalgamata, fa di quest'opera una vera e propria composizione musicale da cui non si può non lasciarsi travolgere. Inebriarsi in maniera arrendevole.
è forse questa l'apoteosi dell'universo, con le sue esplosioni, nel vano tentativo di essere inquadrate dietro la rigida demarcazione della cornice nera che sembra voglia riassestare il caos che l'universo nasconde in sé, ma è evidente che non riesce nell'intento, perché l'universo vive, si espande, brilla.
Il mosaico rifrangente della via lattea si espande a macchia d'olio in un'infinitudine di esplosioni che non smetteranno di meravigliare e stupire l'occhio umano. E quest'opera né è la sintesi perfetta.
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Il mosaico rifrangente della via lattea si espande a macchia d'olio in un'infinitudine di esplosioni che non smetteranno di meravigliare e stupire l'occhio umano. E quest'opera né è la sintesi perfetta.
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