Fino all'ultimo respiro (L'isola di pasqua)
Installazione, Politico/Sociale, Materiale organico, 90x110x17cm
Si racconta che la popolazione considerasse l'isola l'ombelico del mondo in quanto ritenesse d'essere l'unica sopravvissuta al diluvio universale.
L'isola appare costellata di gigantesche statue chiamate UOVA, considerate dagli indigeni con grande disprezzo; esse riproducono ossessivamente lo stesso modello (probabile e misterioso simbolo del potere politico) differenziandosi perlopiù dal colore (verde,bianco o rosso).
Alcuni studiosi ritengono che la popolazione sia il risultato di una mescolanza di etnie sopravvissute al distacco dell'isola dalla terraferma conseguentemente ad un evento nefasto abbattutosi sulla terra per diretto volere divino.
Si narra infatti che Dio stesso accorgendosi del crescente degrado sociale e politico in cui versava la popolazione vinta dall'inedia, preoccupato che un tale malessere potesse espandersi viralmente in tutto il resto del mondo,decidesse d'infliggergli una tremenda punizione condannando quella terra all'eterno isolamento scaraventandola in mezzo all'oceano.
In una prima fase le antiche conoscenze ed incredibili abilità artistiche di cui erano portatori dal luogo d'origine consentirono alla popolazione la costruzione delle famose UOVA, veri e propri monumenti inneggianti all'allora ancora influente e corrotta élite politica abile addomesticatrice di popolo che noncurante del giudizio divino non voleva cedere il proprio potere.
In seguito,debilitati dall'isolamento e dalle crescenti carenze di risorse di una terra via via disboscata e sfruttata in ogni sua parte sopratutto per reperire il materiale necessario ad erigere le imponenti UOVA, le genti dell'isola cedendo al vittimismo e non trovando la forza di ribellarsi, lentamente regredirono e sprofondarono in una drammatica decadenza culturale.
I magnifici manufatti ovali restano comunque a testimonianza delle oggi dimenticate doti e dei numerosi talenti di artisti ed artigiani di un'epoca molto lontana e assai misteriosa.
Presi in odio in quanto simboli del potere corrotto e dell'attuale degrado,molti di essi sono stati scaraventati in mare, alcuni altri sono stati rotti e stanno marcendo rendendo insalubre l'aria ed inquinata l'acqua.
Gli isolani vinti così dalla rabbia ed incapaci di affrontare il peso delle proprie responsabilità, senza più alcuna memoria storico-culturale sembrano destinati a probabile estinzione.
L'isola appare costellata di gigantesche statue chiamate UOVA, considerate dagli indigeni con grande disprezzo; esse riproducono ossessivamente lo stesso modello (probabile e misterioso simbolo del potere politico) differenziandosi perlopiù dal colore (verde,bianco o rosso).
Alcuni studiosi ritengono che la popolazione sia il risultato di una mescolanza di etnie sopravvissute al distacco dell'isola dalla terraferma conseguentemente ad un evento nefasto abbattutosi sulla terra per diretto volere divino.
Si narra infatti che Dio stesso accorgendosi del crescente degrado sociale e politico in cui versava la popolazione vinta dall'inedia, preoccupato che un tale malessere potesse espandersi viralmente in tutto il resto del mondo,decidesse d'infliggergli una tremenda punizione condannando quella terra all'eterno isolamento scaraventandola in mezzo all'oceano.
In una prima fase le antiche conoscenze ed incredibili abilità artistiche di cui erano portatori dal luogo d'origine consentirono alla popolazione la costruzione delle famose UOVA, veri e propri monumenti inneggianti all'allora ancora influente e corrotta élite politica abile addomesticatrice di popolo che noncurante del giudizio divino non voleva cedere il proprio potere.
In seguito,debilitati dall'isolamento e dalle crescenti carenze di risorse di una terra via via disboscata e sfruttata in ogni sua parte sopratutto per reperire il materiale necessario ad erigere le imponenti UOVA, le genti dell'isola cedendo al vittimismo e non trovando la forza di ribellarsi, lentamente regredirono e sprofondarono in una drammatica decadenza culturale.
I magnifici manufatti ovali restano comunque a testimonianza delle oggi dimenticate doti e dei numerosi talenti di artisti ed artigiani di un'epoca molto lontana e assai misteriosa.
Presi in odio in quanto simboli del potere corrotto e dell'attuale degrado,molti di essi sono stati scaraventati in mare, alcuni altri sono stati rotti e stanno marcendo rendendo insalubre l'aria ed inquinata l'acqua.
Gli isolani vinti così dalla rabbia ed incapaci di affrontare il peso delle proprie responsabilità, senza più alcuna memoria storico-culturale sembrano destinati a probabile estinzione.
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