Zaleuco's CAPTCHA
Come si evince dal titolo l’opera è concepita intorno a due elementi fondamentali. Il primo, subito evidente, è il CAPTCHA (acronimo di Completely Automated Public Turing test to tell Computers and Humans Apart): un test audio/video utilizzato in informatica per distinguere se un utente sia umano o un computer. Questi test vengono largamente utilizzati in rete per arginare programmi automatici che mirano a impossessarsi d’informazioni sensibili o fare attività di spamming. Il secondo elemento è il codice di leggi scritto da Zaleuco intorno al 600 a.C. e considerato uno dei primi codici di leggi scritte del mondo occidentale, talmente avanguardista per i tempi da far dubitare dell’esistenza stessa del suo creatore.
Il software realizzato per l’opera compone i test CAPTCHA pescando tre parole casuali all’interno dell’antico codice di leggi. Questo evento avviene ogni cinque secondi durante i quali il fruitore ha facoltà di decifrare le parole indicate, auto testando la propria capacità di essere umano e traendone parziali chiavi di accesso al codice stesso. Le frasi composte possono risultare per lo più prive di senso ma puntano l’accento su determinate parole cardine scritte da Zaleuco come: alienare, patrimonio, schiavi, senato, ammenda, morte, causa, conciliazione, vendita, produttori, ladro, riforma, legge; elementi della nostra società che dopo 2600 anni l’uomo cerca ancora di regolare e comprendere fino in fondo, dinamiche alle quali anche l’opera non è esente.
Il supporto tecnico è stato fornito da Michele Lacopo.
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