Dust Constellation
Dust Constellation, fa parte di una serie più ampia che ho chiamato Dust Collector. Da tempo cercavo un metodo per fotografare la polvere presente in un ambiente (quindi la relazione tra spazio e tempo) utilizzando supporti adesivi trasparenti anteposti all'obiettivo dell'apparecchio fotografico o attraverso dei vetrini o retini colorati su cui facevo depositare la polvere, in angoli di un ambiente. Facendo scansioni di negativi con uno scanner piano mi sono trovato casualmente e per errore davanti, alla bellezza delle code di sviluppo dei negativi su cui si erano depositati dei pulviscoli che venivano rappresentati nella scansione finale. Con un solo "errore tecnologico" ho trovato la soluzione a due problemi. Il trittico Dust Constellation nasce quindi dall'utilizzo di tre code di sviluppo tendenti al nero/blu su cui ho fatto depositare della polvere in alcune stanze di casa mia in un determinato tempo. Il risultato è un cielo stellato inconsapevole. Dust constellation ha richiesto la collaborazione del musicista Claudio Rocchetti, lui ha avuto il compito di dare voce alla polvere. Claudio, musicista performativo e improvvisatore, in questo lavoro, si fa sostituire da un vinile su cui è stato registrato del silenzio e da un giradischi che servirà a riprodurre il suono crepitante di piccoli pulviscoli di polvere nei solchi.
Questo suono sarà ogni volta nuovo e diverso. Lo spostamento dei pulviscoli è il cambio della traccia sonora dettato dalla spazio e dal tempo.
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