Mask
Pasolini ha analizzato comportamenti e valori tipici della civiltà dei consumi denunciando un progressivo e irreversibile processo di omologazione. Il poeta vede nello “sviluppo” della società contemporanea il rischio di un totale annullamento delle differenze culturali e individuali rendendo gli esseri umani identici fra loro e corrispondenti ai modelli proposti e mitizzati dai mass media: valori creati artificiosamente.
“MASK” è il ritratto di una donna grossolanamente truccata nel tentativo di rendere la propria immagine conforme a un modello socialmente accettabile. Il fondo nero allude a uno chador. Questa contrapposizione non è una denuncia verso la società islamica ma pone una domanda: qual è in realtà la scelta più libera, il velo o la maschera?
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