Una visione personale del mito greco di Laoconte. Partendo da uno studio della scultura attribuita agli scultori Polidoro, Atenodoro e Agesandro, il soggetto è stato reinterpretato giocando con le definizioni anatomiche e trasformando le ombre in forme immaginarie. Lo schema delle due serpi riprende una struttura complessa la quale crea una sottile illusione. Il tormento della scena viene poi esaltato dal fondo bianco che pare inghiottire il soggetto stesso con irrefrenabile bramosia.
News
celeste,
Commenti 0
Inserisci commento