To cure (a work on complexity)
Un CD contenente il codice genetico umano appoggiato su alcune centinaia di foglietti illustrativi di medicinali, qualche migliaio di bit di “junk” DNA sul pavimento, sulla parete la sequenza completa del DNA mitocondriale,.
Gli “effetti collaterali” non permettono alle tessere del puzzle della farmacologia di incastrarsi…
La straordinaria sinteticità del DNA è solo indice di una irriducibile complessità esterna che non può venire elusa.
Il sogno del “no side effects” non è solo una sfida della genomica e della proteomica, ma una questione epistemologica.
Ma la cura è soprattutto una ricerca esistenziale: spersi nel mare della complessità, nel cercare di ricostruire la nostra identità scopriamo che possiamo ritrovarla ritrovando gli altri.
La complessità ci unisce tutti ed è, paradossalmente, essa stessa una cura.
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