Bloody Danae
(agosto 2010 - settembre 2012)
Miti del passato che si mescolano con miti più o meno tali del presente, della realtà mediatica che ci circonda e ci bombarda, a volte fino allo sfinimento.
Perché i GRECI AVEVANO RAGIONE: le divinità-celebrità sono più capricciose degli uomini-medi-comuni-mortali, e il loro capriccio è insindacabile e imprescindibile. Come se il mondo fosse il LORO TELEVISORE, e loro gli attori indiscussi di una vita "REALITY", e noi semplici mortali dalla vita comune più o meno interessabile, a dovercene restare in poltrona e a guardarli 24/7, ma si può sempre decidere di prendere il telecomando e SPEGNERE TUTTO. Seppur il programma continui.
Ma se per una volta lasciassimo perdere quello che SONO e li prendessimo così per come ci APPAIONO: imbellettati delle loro bellezze insuperabili e più o meno divine, e che in fondo ci affascinano un po' tutti, e non sempre lo ammettiamo?! Ecco, io francamente sono affascinato dalle loro bellezze. Quello che fanno nella loro vita non sempre privata non mi interessa, preferisco catapultarli in un mio personale racconto mitologico dai riferimenti puramente casuali e non intenzionali. PER AMORE DEL BELLO. TUTTO QUI.
A chi guarda, il telecomando: LA SCELTA È VOSTRA.
...
Nascosto dietro il drappo della défaillance umana il subdolo Giove in forma di monete concupisce la vogliosa e solitaria Danae; SUBDOLO, perché la renderà, inconsapevole, carnefice e sanguinaria di un piano studiato nei minimi dettagli.
Dal famigerato accoppiamento si genererà la mano armata del "REALE” Perseo, che ucciderà il voyeuristico desiderio di Medusa – il vezzo vanitoso di un mio autoritratto –, e lo costringerà, per niente controvoglia, ad ammirare l'ossessione dei suoi sogni, desideri e voglie. Che vuol toccare, con i vibranti guizzi delle lingue dei suoi serpenti, e non riuscire mai a raggiungerla: come l'uomo sullo sfondo conscio di non avere impulsi sessuali adeguati per addentrarsi nella forma del fenomeno mediatico, che la Danae in questione, con i suoi pro e i contro, volente o nolente, rappresenta. E se ne resta lì a idealizzarla e amarla anche se contestato e denigrato.
Quale altra alternativa: L’AMORE È ANCHE QUESTO. INCONDIZIONATO E SENZA ALCUNA GIUSTIFICATA O SENSATA SPIEGAZIONE.
E, intanto, il sangue scorre…
Ma niente paura è solo una visione: nello specchio si riflette solo il presente; la visione sanguinaria del futuro accadrà più avanti.
ALL'IMPROVVISO. QUANDO MENO TE LO ASPETTI.
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