Caronte a Lampedusa
Il mare, la freschezza estiva della mia terra che ha accolto migliaia di navi, di uomini, di storie, cultura, tradizioni, oggi non galleggia se non per evidenziare dei corpi, quei corpi spenti che giungono da lontano. Compare Caronte e la sabbia smette d’essere calpestata da piedi che si muovono. Mani nude, mani fredde che reggono l’ultimo appiglio interrotto dall’ultimo respiro.
Io guardo ed è tutto fermo dentro quei contenitori di carne umana. Il cipresso diventa blu e la sabbia (di Lampedusa) è terra per morti.
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