Passato, presente e futuro

Chiede la Sfinge a Edipo: “Chi, pur avendo una sola voce, si trasforma in quadrupede, tripede e bipede”. L'uomo. L'uomo nelle tre principali fasi della vita: l'infanzia, quando da piccolo cammina gattonando su mani e piedi; l'età adulta, quando forte e vigoroso cammina soltanto su due gambe; e la vecchiaia, quando si sorregge sul bastone che è per lui come una terza gamba.
Un tema, il passare del tempo, ha sempre impaurito l’uomo, paura ancestrale, alla quale si sono dedicati innumerevoli artisti nella più svariate forme d’arte.
Siamo lontani dall’allegoria “Venere, Amore ed il Tempo” di Agnolo Bronzino del 1546 dove vengono ottimisticamente esaltate quelle condizioni che possono resistere anche all'agire inesorabile del Tempo: Amore, Speranza e Bellezza.
Gli anni passano e senti che la giovinezza fugge via come fosse un istante: era ieri, è già domani. Nasce così l’opera di computer grafica stampa su tela “Passato, Presente e Futuro”.
Suggestiva, l’immagine della donna di notevole bellezza, che riflette la propria figura in un grande specchio; da dove raggi di luce irreale fuoriescono, fluttuanti nell’area circostante. Nello specchio non si intravede la giovane donna, bensì una vecchia e una bambina: il passato e il futuro.
Tristezza e paura si impossessano dell’animo della donna, che si copre gli occhi con le mani.