L'uomo che pensa

L'uomo che pensa

Pittura, Astratto informale, Acrilico, 200x170x5cm
I tempi difficili in cui viviamo, richiedono più che mai riferimenti comuni certi. La tentazione di risolvere i problemi con la contrapposizione sia questa di natura economica, culturale o religiosa ecc, aggrava i problemi stessi. Parlare quindi di “interdipendenza” è un invito da incoraggiare e sostenere anche con il potere che l’arte esprime ed esercita.
Il quadro “L’uomo che pensa” è un invito a tutte le genti affinché queste utilizzino le teste pensanti delle proprie comunità perché si sforzino nel contribuire ad ottenere interdipendenze “positive” attraverso obiettivi comuni.
I segni che appaiono nel quadro sono l’indifferenza, gli egoismi delle comunità; dietro di essi si cela l’uomo che pensa; l’uomo che pensa in quanto tale ha la forza di contrapporsi e di proporre alternative valide al raggiungimento degli obiettivi.
L'interdipendenza economica e politica con Paesi di culture lontane ha un forte impatto nella nostra vita quotidiana. Il confronto non è indolore: si diffondono anche nel nostro Paese forme di intolleranza, di paura verso ciò che è conosciuto poco e male; nel mondo sono presenti violenze, guerre, terrorismo, che si rifanno a fond
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