Essendo l’arte un’intuizione pura e libera Mario Gianquitto in quest’opera si esprime in modo altrettanto puro ed essenziale, collegando lontani rapporti e profonde analogie che accomunano la filosofia dello spirito e l’estetica. Attraverso l’immagine del dipinto, i colori, la musicalità nella disposizione degli elementi, l’artista sollecita le coscienze mettendo in diretto contatto l’osservatore con il desiderio di infinito ed eterno. Un’opera intensa e consolatoria che fa nascere nel silenzio della mente luminosi spazi di speranza.
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celeste,
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