IPNOSI
“Ipnosi”, o meglio “Incantamento”. Francesco Porzio usa il martello come il poeta la penna. In quest’opera lo scultore è riuscito a plasmare in un “unicum” speciale - che è proprio della poesia - la leggerezza della materia che si fonde con il respiro dell’aria, quando da questa si generano le note di un’armonia. È l’armonia dell’incantamento, che riesce a trascinare verso spazi senza luoghi e senza tempo. La luce gioca a rincorrere la materia e a giocare con essa a rimpiattino, e in questo gioco ne esalta spessore, grazia e fragilità.
NOTA *
Commento critico di Maria Mezzina, PhD. Giornalista, direttore di “politicadomani” e “Le Radici del Futuro-Arte”
Commenti 2
grazie .
Francesco Porzio
MOLTO BELLA E SEI RIUSCITO A FAR SENTIRE L'INCANTO DI UNA MELODIA CHE E' TALE PERCHE' DATA,SECONDO ME, DALL' UNIONE INTIMA DELLE DUE FIGURE RAPPRESENTATE .
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