Il quadro trae spunto dalla Divina Commedia di Dante e in particolare dal paradiso. Nell canto XXXIII l'ultimo desiderio del pellegrino (ma il poeta intende che divrebbe essere anche il nostro desiderio) è di vedere dove e come si congiungano le due nature. Il cerchio della sua divinità e il quadrato della nostra carne umana. Cerchio poichè Dio è rapresentato da tre cerchi.Questo linguaggio è inteso a farci riflettere a quanto in alto ci troviamo ora, in questo punto supremo del cosmo, oltrepassato tutto l'universo siamo necielo della pura luce, ma potremo vedere il quadrato nel cerchio soltanto dopo la morte perchè per il poeta tale visione è un mistero.
News
celeste,
Commenti 0
Inserisci commento