Le stanze opera in 4 atti (2 atto)
Come in una sorta di mise en abìme, l'arte di Filippo Zampiron s'inabissa in se stessa, nell'attesa di riemergere nella sua compiutezza negli occhi di chi guarda, davvero.
Il racconto non è più lineare, il risultato in questo caso, è una commistione di richiami a diversi linguaggi espressivi dalla forte connotazione concettuale, come se la pittura diventasse scrittura, ora per mettere in scena ora per rappresentare ora per narrare.
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