La vita di un uomo è un cerchio
Nella discordanza tra dionisiaca frenesia dei personaggi e nella drammatica solennità della musica e dell’interminabile didascalia che scorre come un mantra, si gioca il senso di questo video: la libertà dell’inconsapevolezza ci appare più come desiderio che essa resti o sia tale, i nomi delle persone scandiscono dati reali dell’esistenza, storie e personalità; ci siamo quindi potenzialmente anche noi: ma questa differenza data dal rapporto tra immagine e musica, sembra quasi suggerirci altro: la non-coscienza (la nostra condizione felice dell’infanzia) è un ritorno, un anelito a recuperare quello stato originario che però si realizza come completezza di Umanità solo nella piena consapevolezza di aver attraversato il vivere. La vita di un uomo è un cerchio ancora da chiudere; è rendersi conto che la completezza richiede una sorta di ascetica, di liberazione interiore. Posto così, il video diviene il richiamo alla ricerca di un senso profondo che non si realizza né nella frenesia assoluta e nemmeno nella consumazione dell’ascesi, ma soltanto se le due cose sanno esistere insieme.
A Zimarino
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