Gli urli
I quadri sono stati progettati con l’uso di software 2d e 3d, le varie componenti sono state quindi stampate, tagliate e montate con la tecnica giapponese pepakura.
Ogni quadro è composto da tre parti:
- una cornice
- un disegno di sfondo stampato su carta semitrasparente
- una figura in primo piano separata dallo sfondo e sorretta da una cornicetta di colore nero che poggia sulla cornice principale
Ognuno di questi quadri è frutto di un’elaborazione digitale del dipinto “L’urlo di Munch” del quale condividono lo stesso sfondo e sul quale sono stati aggiunti nuovi soggetti e particolari in relazione alla figura in primo piano.
I temi dell’opera sono la paura, il terrore e l’angoscia, emozioni interpretate da personaggi, tratti da film e serie animate, che gridano inseguiti dai loro incubi peggiori o dai loro acerrimi nemici.
Da sinistra verso destra:
- l’urlo di Munch (originale)
- l’urlo di Chunk (dal film “I Goonies”)
- l’urlo di Bart (dalla serie animata “I Simpson”)
- l’urlo di Joker (dal film “Il cavaliere oscuro”)
- l’urlo di Danny (dal film “Shining”)
- l’urlo di Roger (dal film “Chi ha incastrato Roger Rabbit”)
- l’urlo di Peter (dal film “Ghostbusters”)
- l’urlo di Bender (dalla serie animata “Futurama”)
- l’urlo Loki (dal film “The Avengers”)
- l’urlo di Fry (dalla serie animata “Futurama”)
- l’urlo di Alien (dal film “Alien vs. Predator”)
- l’urlo di Homer (dalla serie animata “I Simpson”)
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