Molti anni fa, osservando un magnifico esemplare di cigno reale sulla riva di un lago, ho avuto una sorta di rivelazione. Ho estratto il mio taccuino ed ho abbozzato alcuni segni che per molto tempo rimasero privi di senso. Solo dopo il sisma che ha distrutto la mia casa nel maggio del 2012 ogni cosa ha trovato il proprio significato e mi ha condotto alla realizzazione di codesta opera. Il giallo intenso richiama il sole, la stella che ogni giorno coccola l'umanità con materno calore. Il bianco simboleggia la purezza del bene che vive attorno a noi e che non sempre riusciamo a scorgere. Il violetto-indaco rappresenta, infine, il valore nascosto dei sentimenti che ci tengono in vita. Al centro del tutto, il cigno reale: il mio grande amore. Tutto questo diviene aulica e magnifica metafora della presenza di Cristo tra noi, oggi, nella sua più inaspettata epifania. Ogni colore contiene la Vita; lo stesso dono che nostro Signore ci ha concesso. Il costante e impalpabile fondersi delle forme, invece, testimonia con delicato ma tenace fervore l'importanza della scoperta. Ogni giorno dobbiamo godere della curiosità esistenziale che ci incentiva ad esplorare l'universo attorno a noi nelle sue infinite sfaccettature. Dio, l'energia che muove le cose, appare sempre in modo nuovo. Ed è proprio questa sua essenza eterogenea e polimorfa che lo rende così incommensurabile e alto. Impariamo ad amare ciò che è "differente", in quella stessa evidenza, infatti, troveremo la grande Rivelazione.
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celeste,
Commenti 3
Sei un grande Nicolò.
A presto.
Lino
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