Paesaggio in tempesta
L’orientale morbidissimo velo, raffinato e sensuale gioco che un vento intrigante avvolge, modellandoli, intorno a giovani corpi di donna, lasciando scoperti soltanto gli occhi, tanto complici quanto grandi, tanto enigmatici quanto seducenti e perturbanti, l’orientale morbidissimo velo è antico d’anni e di storia. Cornice degli occhi, il velo è stimolo per l’immaginazione, fremito del desiderio, lusinga del conoscere, leggerezza del sogno, ludico ammiccamento. L’accostamento con talune delle più belle immagini di Isadora Duncan, dea scolpita dal vento nell’alida ala di un peplo e colta dall’ obiettivo nella luce infuocata del meriggio sopra una scoglio dell’Egeo, è quanto mai prepotente nella memoria e affascina, per l’apertura a mondi sempre respinti e per i quali il velo è costume, stile di vita, appartenenza, lotta, danza, storia, fede.
Tratto dalla critica di Guido Ugolini
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