Pensieri riflessi
(2009-2013)
Paesaggi sfocati, addizionati tra loro, territori della mente ancor prima che fisici, dove il fluire interiore delle emozioni prende forma nello scorrere di una veloce visione catturata dal finestrino di un treno.
E cosa c’è al di la del vetro? Il paesaggio? O il riflesso di chi ci posa lo sguardo? Stiamo veramente guardando il paesaggio o ciò che siamo e saremo?
Lo scorrere inesorabile del tempo fa si che lo scibile sia anche instabile, provvisorio, mutevole. Resta a noi l’arduo compito di far permanere queste
impressioni nella memoria, perché non si tratta solo di immagini ma anche di pensieri.Come appunti presi negli anni, come piccoli ricordi custoditi in una scatola o in un cassetto, i pensieri riflessi vivono sia in un tempo oggettivo che soggettivo, dove le lancette di un orologio e la memoria s’intersecano.
"Il treno segue per quanto può una linea retta, ma più frequentemente percorre la via che la geografia vuole più semplice e, conseguentemente, più
praticata nel corso dei secoli. Attraverso pianure, costeggia il mare, si insinua tra le valli. Mentre colma la distanza fra due luoghi, rende dunque ai
viaggiatori più familiari il proprio passato. Ciò che non tramonta. Che resta nella coscienza o più impercettibilmente nell’ inconscio collettivo."
Un lavoro che ha preso vita dal 2009 fino ad ora.
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