Vassilissa la bella. La morte.

Vassilissa la bella. La morte.

"Vassilissa la bella. La morte".
La madre in punto di morte, simboleggiata da una matriosca aperta e smontata, lascia in eredità alla figlia Vassilissa una bambolina che l’aiuterà nei momenti di difficoltà.
Il processo di iniziazione comincia quando la cara e buona “madre della psiche” muore.
I segni grafici neri sullo sfondo rappresentano la struttura del racconto che verrà, della vita che sarà. Sono l’impalcatura del leporello che conterrà la storia. Sono l’inizio di un lavoro da svolgere, con se stessi, da soli, ma con l’aiuto della “bambolina”, nostro bagaglio di risorse.

Attingendo dalle varie versioni della fiaba russa "Vassilissa la bella", reinterpreto e ricontestualizzo, per mezzo del disegno soprattutto, il viaggio di questa eroina femminile.
Indagando l’atmosfera propria della fiaba, mi sono concentrata su alcuni temi dell’esistenza come il rapporto con la natura, la tensione tra morte e nascita intesa anche come maturazione spirituale e sessuale, l’iconografia femminile.
Il lavoro abbraccia una serie di piccoli progetti correlati come la scultura in ceramica e il libro d’artista.


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